Dottoressa
Vittoria Gorzegno
Psicologa e Psicoterapeuta psicodinamica
SE SEI GIUNTO FINO A QUI....
Forse è perché stai vivendo un momento confuso, agitato, in cui ti sembra che vada tutto per il verso sbagliato. Oppure senti il bisogno di qualcuno che ti ascolti con sincerità e ti accolga senza giudizio…

Troverai un ambiente accogliente in cui avrai la possibilità di condividere ciò che desideri, in qualunque momento e con i tuoi tempi, ricevendo in cambio ascolto empatico. Ammireremo insieme la tela che è stata la tua vita, per scoprire le esperienze e i vissuti che ti hanno reso chi sei e li osserveremo con una luce nuova.
....LA TERAPIA POTREBBE AIUTARTI A SUPERARE QUESTO MOMENTO.

MI PRESENTO
Sono Vittoria Gorzegno, Psicologa e Psicoterapeuta in formazione ad orientamento psicodinamico. Sono regolarmente iscritta all’Albo A degli Psicologi del Veneto (n° 13067) e alla Scuola di Formazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico Individuale e di Gruppo (SFPID) https://www.sfpid.it
DOVE MI PUOI TROVARE
Ricevo previo appuntamento nella sede dell’Associazione Genitori bambini con Sindrome di Down, ubicata a Verona in Via Valpantena 116a, 37142 - Marzana VR.
Se vuoi fissare un appuntamento per una consulenza puoi contattarmi al 378 066 6769 oppure mandare una richiesta a vittoria.gorzegno@ordinepsicologiveneto.it
IN COSA SONO FORMATA?
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Ho conseguito la laurea triennale in Scienze Psicologiche e delle Relazioni Interpersonali (L4) all’Università degli studi di Padova
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Ho conseguito la laurea magistrale in Psicologia Clinica (LM-51) all’Università degli studi di Padova
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Sono iscritta al quarto e ultimo anno della scuola di Psicoterapia ad indirizzo dinamico SFPID con sede a Bologna
LE MIE ESPERIENZE FORMATIVE
Ho svolto esperienze lavorative presso:
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Ospedale "Villa Santa Giuliana" di Verona: Istituto per la Cura e la Riabilitazione Psico-Sociale
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Casa di Cura "Villa Santa Chiara" di Verona, per la Diagnosi e la Cura di Pazienti adulti affetti da disturbi della sfera psichiatrica
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Cooperativa "Il Samaritano" all'interno del progetto Esodo: progetto di reinserimento sociale e lavorativo rivolto a persone detenute o ex-detenute in pena alternativa
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Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, presso la USD Psicologica clinica e psicosomatica
DI COSA MI OCCUPO?
Il mio lavoro consiste nell’accompagnare l’analizzato alla scoperta del proprio mondo interno, per aiutarlo a riconoscere le proprie risorse personali e supportare le sue fragilità affinché raggiunga una maggiore consapevolezza di sé, dei propri bisogni e delle modalità per raggiungerli.
Svolgo colloqui di supporto psicologico rivolti ad adolescenti ed adulti e consulenze e colloqui diagnostici e di psicoterapia per adulti, in un setting individuale, di coppia e di gruppo.
L'APPROCCIO DELLA SCUOLA
L’approccio della scuola di psicoterapia SFPID, affonda le radici nella Psicoanalisi classica di Freud e approfondisce teoria e pratica dei filoni della Psicologia dell’Io, della Scuola delle Relazioni Oggettuali e della Psicologia del Sé.
Al centro dell’approccio dinamico risiede l’ascolto analitico, uno strumento fondamentale di cui dispone il terapeuta, il quale deve rispettare i principi di neutralità, astinenza e riservatezza. La teoria di riferimento rappresenta la bussola dell’agire clinico, tuttavia gli elementi fondamentali della cornice analitica vanno calati sulla base delle peculiarità del singolo.
“All’analizzato viene offerta la possibilità di sperimentare sé stesso, all’interno dei confini saldi ma flessibili, che delimitano la relazione terapeutica”. La relazione terapeutica si delinea quindi come un rapporto di fiducia e sicurezza in cui l’analizzato può comprendere il proprio passato.
La disponibilità attenta e rispettosa e la curiosità non invadente del terapeuta, assieme alla sede degli incontri e all’accordo sulla durata e sulla frequenza delle sedute, rappresentano gli elementi costitutivi del setting terapeutico. Il setting analitico è il dispositivo terapeutico che si raffigura come il regalo più utile che un terapeuta può fare al suo paziente.
La disponibilità attenta e rispettosa e la curiosità non invadente del terapeuta, assieme alla sede degli incontri e all’accordo sulla durata e sulla frequenza delle sedute, rappresentano gli elementi costitutivi del setting terapeutico. Il setting analitico è il dispositivo terapeutico che si raffigura come il regalo più utile che un terapeuta può fare al suo paziente.
L’approccio della scuola si basa sul modello bio-psico-sociale di Engel secondo cui l’equilibrio psichico dipende dall’interazione di fattori biologici-ereditari, psicologici e sociali.